Da GAZZETTINO ARALDICO Anno VIII Numero 15 - Novembre 2013
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Da NOTIZIARIO ARALDICO del 19 ottobre 2013
Recensione a cura del Dott. Raffaele Coppola del Centro Studi Araldici
Riportiamo di seguito una presentazione dettagliata di “Gli stemmi del patriziato genovese nel Castello Pallavicino “La torre” di Arenzano”, che gentilmente l’editore ci ha inviato.
L’autore
Giuseppe Roggero nativo di Arenzano, è stato educato sin da piccolo al gusto del bello e all’attenzione per i particolari, dal padre Carlo, che con la sua macchina fotografica è stato la memoria storica della città ligure. Giuseppe, storico, illustratore di qualità ed araldista, ha curato e ha contribuito a numerose pubblicazioni, prevalentemente di carattere locale, dedicate alla storia, all’arte e all’araldica.
Contenuto
Il volume presenta dettagliatamente l’apparato araldico del Castello Pallavicino di Arenzano.
Struttura
La pubblicazione è aperta da un’introduzione di Pier Nicolò Como, che rievoca il trentennale lavoro di ricerca di Roggero, per ricostruire e restituire a nuova vita le decorazioni araldiche del maniero arenzanese. Segue un breve ma esaustivo cenno storico sul casato Pallavicino, completato dalla cronologia relativa al possesso del castello. Ad introdurre la presentazione degli stemmi è un capitoletto che riassume la storia ed i protagonisti di questo progetto decorativo e del suo recupero. Inizia quindi la serie dei 144 stemmi inseriti negli archetti degli sporti che sorreggono la merlatura dell’edificio, riproduzioni che occupano 16 delle 32 pagine costituenti la pubblicazione, tutti riprodotti a colori, con l’indicazione del casato e completi di blasonatura. Continua a leggere la recensione sul sito www.notiziarioaraldico.info >>
Da TRIANGOLO ROSSO giornale a cura dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti e della Fondazione della memoria della deportazione
Dal giornale La tòfa - della domenica, periodico dell'omonima Associazione culturale di Torre Del Greco (NA), n°161 del 7 luglio 2013
www.latofa.it, a firma dello storico Ciro Antonio Altiero: