Dies Irae

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"DIES IRAE - Tempi di guerra"

Autori:
GIUSEPPE ROGGERO
LORENZO GIACCHERO

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CASE COLPITE

"CA' DI MAIETTI" - in Via Ceresa - Costa Boera - 13 agosto 1944 - Gio Batta Damonte, del 1939, (nipote del Fratin), figlio di Angelo e di Chiara Damonte, ci ha dato queste notizie:

"Nove bombe caddero nel terreno attorno alla "Cà di Maietti" in Via Ceresa a 50 metri dalla Torre dei Saraceni e a 280 metri dalla Rue. Nella casa c'era soltanto il vecchio "Fratin",Giuseppe Damonte di 96 anni (1848) il quale impressionato dal rumore degli aerei e dalle esplosioni delle bombe, corse alla finestra per vedere cosa stava succedendo. Fu la sua salvezza perché nello stesso istante sprofondò il tetto della casa, colpito da un grosso ceppo di ulivo che una bomba esplodendo aveva scaraventato in aria a considerevole altezza.

"Fratin" fu salvo perché l'architrave della finestra non si ruppe. "Fratin" morì nel 1948 a 100 anni.

Alcune delle nove bombe cadute attorno alla "Cà di Maietti" sprofondarono nel terreno e non esplosero. Furono successivamente individuate dagli artificieri militari e recuperate. Una cadde vicino alla Torre dei Saraceni uccidendo una signora con il suo bimbo di un anno: Giuseppina Corradi (1908 - 1944) arenzanese ma nata in Argentina a Buenos Aires, sposata con Nicola Calcagno, e Lorenzo Calcagno ( Arenzano, 1943 - 1944 )."

"CA' DU PEGUETTA" - La casa rustica in Pineta, di fronte al colorificio Tixe (località Magnesia), abitata dalla famiglia di Gio Batta Damonte detto "Peguetta", veniva polverizzata da due grosse bombe. Non si ebbero vittime perché tutti erano fuggiti per tempo nella Pineta. Morirono le vacche e i vitelli che erano nelle stalle.

CASA IN LOCALITA' "PÖZU" - Una bomba ha colpito la casa rustica in località "Pözu", fra la Via Aurelia e Via Terralba, che è rovinata per metà.

"CA' DU SETTEMBRE" in Via Migliarini - Una bomba cadde vicinissima alla "Cà du Settembre" abitata da Gio Batta Anselmo fu Agostino (Agustu) e da Pellegro Anselmo "dei Brené". La famiglia fece in tempo a fuggire nel rifugio prima che scoppiasse la bomba che uccise le vacche, i vitelli e provocò il crollo del tetto e dei pavimenti del 1° e 2° piano. La casa semidistrutta, fu poi ricostruita da Gio Batta Anselmo.

CURIOSITA' : Un breve intermezzo "fra una bomba e l'altra".

Origine di un soprannome: "Settembre".-

Il padre di Gio Batta Anselmo, Agostino (Agustu) ( 1841 - 1914 ) un giorno si sentì chiamare insistentemente: "Agustu! Agustu! Agustu!" - Affacciatosi alla finestra rispose : "Basta cun questu Agustu! Sùn stuffu! Ciamème Settembre!".

...e così fu. Da allora lo chiamarono Settembre.

SECONDA CASA DOPO LA "CA' GIANA" - (di fianco al Santuario del S.Bambino)

"...una bomba è caduta sulla seconda casa dopo la "Cà Giana". La casa aveva il tetto a due spioventi. Fu ricostruita poi con il tetto piano."

"CA' DI CIECHI" -Vico G.B. Bertolaggi - Antica e grande casa situata fra il Grand Hotel e Vico Bertolaggi; aveva tre piani oltre il piano terra. Colpita da una grossa bomba fu semidistrutta e in seguito non più ricostruita. Della casa resta ancora una porzione di muro perimetrale in Vico Bertolaggi.

CASA in Via Felicina - In Via Felicina fu colpita la casa dove abitavano al piano superiore i proprietari del cotonificio Caviglia. Il promesso sposo del piano terreno (Balanin) vide andare distrutti i mobili e il corredo dell'imminente matrimonio.

LOGGETTA - Ancora in Via Felicina una bomba distrusse una loggetta del Palazzo Gramatica.

"CA' DU GIALAN" in Pineta -18 agosto 1944 - Una casa antica sita sulle alture di Punta San Martino era adibita dai Tedeschi ad uso caserma. Era la "Cà du Gialàn" (Giacomo Roba). Quattro giorni dopo il bombardamento aereo del 14 agosto 1944 i Tedeschi che occupavano la batteria dei 381 fecero saltare con alcune mine questa casa che distava 220 metri dalla postazione: probabilmente temevano che potesse servire come punto di riferimento per ulteriori bombardamenti.

LA CASA "CANAETTA" in Pineta, detta anche "Cà du Lercaìn" e "Cà de Bedaelle", subì lievi danni perché la bomba esplose fuori della casa.

"CA' DELL' AXILLU" - Questa casa sita all'interno del Parco Pallavicino, colpita da una bomba, dopo la guerra non viene più ricostruita.

(notizie tratte da una raccolta di appunti di Carlo Roggero - 1960)

PALAZZO ENRILE-ZEREGA - Vico Cappuccini, 18 - Una bomba colpì l'ala estrema con terrazzo, lato Via P. Negrotto Cambiaso.

(testimonianza di G.B. Venturino)

"CA' DA BEDIN" - Via Michelini - All'inizio della guerra una scheggia di un proiettile entrò dal tetto e finì nella stalla attraversando tutta la casa. Il giovane abitante scappò seminudo all'esterno.

"CA' DU RICCU" - Via Terralba - Colpita e distrutta domenica 13 agosto 1944. Vi abitava "Marinin de in simma a cà", madre di un missionario.

"CA' DA BUN-NA DONNA" - Via Terralba - Distrutta domenica 13 agosto 1944.

"CA' DA PAOLA" - Via Terralba - Famiglie Firpo e Delfino. Una bomba sfondò il tetto e sbucò dalla finestra; cadde fuori sradicando un olivo. (domenica 13 agosto 1944).

COTONIFICIO CAVIGLIA - Colpita parte della fabbrica.

(Testimonianze di G.B. Delfino - 26 marzo 2001)

"...molti crateri erano così grandi che potevano contenere una casa."

LA QUANTITA'

Interessante questa testimonianza: "...E' giudizio di persone competenti che le bombe sganciate su Arenzano raggiungano il migliaio."

(da "Il Messaggero del Santo Bambino di Praga" -settembre 1944)