" La Parrocchia veniva centrata in pieno da un grappolo di 4 grosse bombe e sventrata. Cadde tutto il tetto, i grossi cornicioni intorno con la grande volta, rimasero ancora in piedi i muri perimetrali (parte bassa) e i due campanili. Quando apparvero gli aerei da bombardamento e si sentirono gli scoppi delle prime bombe, alcune persone si rifugiarono nel campanile destro della parrocchia, fra le quali il sagrestano Gerolamo Giuseppe Parodi (Beppin u sagrestan) con la moglie Augusta Foglia. Dopo il bombardamento la signora Maria Augusta Foglia, moglie del sagrestano, fu portata all'ospedale San Martino a Genova; non si riebbe più. Il 19 settembre, dopo 36 giorni di cure e sofferenze, moriva all'età di 65 anni (1879 - 1944)."
(appunti di Carlo Roggero - 1960) 14 agosto 1944 - " L'ho viste propriu bèn vegnì zù, belle drite in sciù teitu da Parrocchia. Ean 4 bumbe e nu me puriò scurdà mai ciù. Ghe l'ho ancun lì davanti ai oggi...e mi stavu lì a ammiale...intantu nu puèivu miga faghe ninte!" (testimonianza di Paolo Calcagno (Paulin) 1998) ("...L'ho viste proprio bene venire giù, belle dritte sul tetto della Parrocchia. Erano 4 bombe e non me le potrò dimenticare mai più. Le ho ancora lì davanti agli occhi...e io stavo lì a guardarle...intanto non potevo mica farci niente!".) All'epoca il testimone aveva 14 anni e abitava in Via delle Logge, molto vicino alla chiesa. 14 agosto 1944 - "Ho visto proprio bene le bombe centrare il tetto della chiesa e subito pareva che non fosse successo niente...ma un attimo dopo tutto il tetto della chiesa si è gonfiato come quando si gonfia un pallone...è stata una cosa impressionante che non la dimenticherò più!" Il testimone ricorda con precisione il fatto a 55 anni di distanza (1999). "... Il frontale del pulpito, divelto dal suo sito, ricade verticalmente all'interno di una cripta sul pavimento, scoperchiata un istante prima, e lì rimane sepolto dai detriti della volta e del tetto e così verrà ritrovato nel 1946 durante i lavori di ricostruzione della chiesa." |